L'AMORE URLATO...quando i litigi uniscono la coppia

"Dalle nature diverse nasce l'amore. Nella contraddizione, esso acquista forza. Nel confronto e nella trasformazione si preserva." (Paulo Coelho)

Litigare è normale, per tutte le coppie. Che sia per uno screzio passeggero, per un'incomprensione o per stanchezza, tutti gli innamorati prima o poi discutono, anche se è da poco che sono insieme e il loro amore è ancora forte e appassionato. 

Quindi nessun timore: se vi scontrate non significa necessariamente che “qualcosa” non va nell'armonia di coppia né tanto meno che si è destinati a lasciarsi. Al contrario, significa che c'è passione e voglia di confrontarsi anche sulle diversità. 

Il litigio serve a stabilire regole e metaregole. Ciascun membro della coppia si sperimenta in quello che è il suo ruolo all'interno di essa e spesso le dinamiche che si instaurano non cambiano nel tempo.

Il confronto deve avere chiaramente dei limiti e non sfociare in reazioni esagerate. Non si cresce se in uno scontro ci si ferisce, ci si offende e non ci si rispetta. Insomma, se è vero che litigare è del tutto normale, è anche vero che bisogna saper gestire bene lo scontro, per far sì che non diventi motivo di divisione, ma solo un modo per conoscersi meglio. 

Ma litigare fa bene alla coppia? Dipende dalle componenti emotive e comportamentali che stanno alla base del litigio. La differenza sta nel fatto che in alcune relazioni il conflitto si manifesta in modo diretto ed esplicito in altre, invece, viene negato o nascosto.

Il litigio rappresenta una forma di comunicazione, molto importante, utilizzata da ciascun membro di una coppia per esprimere qualcosa all’altro. La frequenza delle liti e gli argomenti attivanti ci danno delle informazioni su quella relazione, ma gli aspetti emotivi e la loro intensità sono essenziali per comprenderne il significato: l’espressione di sentimenti, rabbia, dolore possono essere espressi con diversi gradi di intensità emotiva a seconda dei quali la coppia possiede o manca di quelle capacità necessarie per risolvere il problema con successo.
Ma da cosa dipende il conflitto? Possono esservi ragioni profonde, ma anche difficoltà di comunicazione: a volte, sentendosi incompresi, si finisce per non confidarsi più con il proprio/la propria partner e questo atteggiamento porta la coppia a vivere in uno stato di isolamento, dove i problemi non vengono mai affrontati, ma solo vissuti nel silenzio e nel risentimento.
A volte invece si parla troppo, ci si confida eccessivamente e questo rafforza il legame di amicizia, di solidarietà fra i due partner, ma spegne la passione, che si basa invece sul mistero e sull’incertezza. I problemi possono riguardare aspettative, bisogni e desideri a loro volta incentrati sul denaro, sul sesso, sui figli, sulle rispettive famiglie e così via.
Alcuni considerano il conflitto un fallimento della relazione ma non è detto che sia così, anzi, spesso può rappresentare un processo di cambiamento evolutivo.
Questo accade quando, in una relazione, la lite diventa una forza costruttiva, quando la gestione emotivo- comportamentale diventa funzionale alla coppia: entrambi i partner riescono ad ottenere un punto di incontro, si sentono ascoltati, compresi e rispettati, raggiungendo così un senso di competenza e vicinanza.
Molte coppie arrivano alla rottura per la loro incapacità di litigare: infatti, la lite non significa necessariamente distruttività, ma può svolgere una funzione positiva, in quanto facilita l'espressione dei propri sentimenti, la chiarificazione di ciò su cui si è in disaccordo e la visione dei problemi da punti di vista diversi. Litigare, quindi, rappresenta un elemento costitutivo di ogni coppia che bisogna imparare ad affrontare e gestire in maniera positiva.


5 consigli per gestire bene una lite

•  Fare un break. Primo atteggiamento consigliabile. Durante una discussione bisogna provare per un attimo a fermarsi e a guardarsi con gli occhi dell'altro, per capire quale comportamento si sta mostrando in quel momento. Allora ci si accorge se si è troppo aggressivi o troppo dimessi, se la reazione avuta è esagerata rispetto alla discussione, oppure se abbandonando un atteggiamento la lite possa finire e risolversi brevemente. 
•  Ascoltare. Saper ascoltare è il primo passo perché una lite si trasformi in una discussione costruttiva. E' facile che, invece, durante un litigio si sia più concentrati ad ascoltare se stessi che le ragioni dell'altro e lo scontro diventi un dialogo tra sordi. Invece, quando si presta davvero attenzione a ciò che l'altro cerca di comunicare, il partner percepisce subito che si è disponibili a capire e che quello che sta dicendo è motivo di interesse sincero. 
•  Accogliere. Se si ascolta senza capire, è inutile continuare a farlo. Per vivere in maniera positiva un litigio non basta rimanere in silenzio e lasciare che l'altro spieghi le sue ragioni: bisogna poi cercare di capire quello che dice, provare a far proprio il punto di vista dell'altro e riconoscere che dietro al suo discorso c'è un ragionamento condivisibile. 
•  Comunicare. Si ascolta, si accolgono le ragioni dell'altro e poi si inizia a dialogare. Una volta capite fino in fondo le motivazioni della rabbia o dell'offesa del partner, bisogna iniziare a “comunicare”. Si cerca di ripetere quello che si è capito e, se corrisponde alle sue intenzioni, si può ribattere affermando la propria opinione. Allora l'altro potrà rispondere e così via, in uno scambio reciproco di ragioni e sentimenti, dove si può crescere e capire meglio le personalità di entrambi.
•  Non giudicare: L'ultima cosa da fare durante una lite è giudicare l'altro per quello che dice o per quello che fa. Bisogna sempre mantenersi disponibili e aperti e non far capire al partner che è stato ingabbiato in un giudizio perentorio. Il giudizio è un'accusa, un attacco che provoca immediatamente una difesa. Per evitare il duello e le offese quindi bisogna sempre evitare gli insulti e i giudizi più duri.

Diventa, quindi, assolutamente necessario imparare a litigare in modo sano, dobbiamo imparare a comprendere che la comunicazione non è solo parola, ma anche l’espressione dell'intero corpo: comunicare ciò che sentiamo, in cui si intrecciano pensiero, immagine e sentimento costituisce uno sforzo che permette di capire cosa rappresentano i conflitti all’interno di una relazione di coppia e ci permettono di intraprendere un processo di cambiamento dal quale l'unione ne uscirà rafforzata in una prospettiva evolutiva.


Dott.ssa Marilena Porcelli
Psicologa-Psicoterapeuta

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