Disturbi Somatoformi nei bambini
Le manifestazioni somatiche di possibile origine psicogena nel bambino sono molto frequenti ma in genere anche transitorie e benigne. Tuttavia può succedere che si presentino con una certa frequenza e persistenza nel tempo. Spesso si tratta di una sintomatologia multipla, con sintomi transitori e di intensità variabile che raramente vanno a comporre i quadri clinici che nell’adulto formano i “disturbi somatoformi”.
Sovente sono associati ad altri disturbi psicopatologici, spesso al disturbo d’ansia, e non sono spiegati da un punto di vista medico né vengono simulati intenzionalmente dal bambino.
In
genere la sintomatologia somatoforme è dovuta ad una mancanza di
armonia e serenità nelle interazioni del bambino coi genitori. In questi casi, il corpo si fa teatro di un disagio emotivo che, quanto più il bambino è piccolo, tanto più difficile sarà per lui interpretare e comunicare verbalmente. Con la crescita la problematica tende a risolversi, ma se il malessere emotivo che la sottende persiste e non trova parole per esprimersi, allora potrebbe esserci una cronicizzazione del disturbo, nel corso dell’adolescenza fino all’età adulta, o lo sviluppo di altre psicopatologie.
Tra
i sintomi somatoformi più spesso riscontrati nel bambino ci sono i
disturbi gastrointestinali, respiratori e cutanei.
I disturbi
gastrointestinali più frequenti includono: le coliche
gassose che si manifestano di solito durante i primi tre
mesi e spesso sono dovute ad ansia da iperprotettività da parte dei
genitori; il vomito psicogeno che si manifesta in
genere nei primi sei mesi di vita e può richiedere interventi
d’urgenza quando le manifestazioni sintomatologiche sono di
particolare intensità (malnutrizione, disidratazione); i dolori
addominali ricorrenti che si accompagnano spesso ad altri
disturbi psicopatologici (ad es. fobia della scuola).
Tra
i disturbi respiratori più diffusi ci sono:
il disturbo asmatico che si manifesta di solito
entro i primi tre anni (in forma acuta o come bronchite asmatica), è
dovuto sia a fattori emotivi che genetico/costituzionali, allergici o
infettivi, e se non si risolve entro il quarto anno di età, può
evolvere nelle gravi forme asmatiche della seconda infanzia e
dell’adolescenza; il laringospasmoche si può
presentare nel corso del secondo anno nella forma cianotica o
pallida, con crisi respiratorie di breve durata, a volte accompagnate
da crisi convulsive e perdita di coscienza, è dovuto a reazioni
emotive intense (fatti i necessari accertamenti medici che escludono
cause organiche). Il laringospasmo può scomparire entro i primi sei,
sette anni di vita o persistere in maniera continua o discontinua
fino all’età adulta.
I
principali disturbi cutanei in età evolutiva sono:
l’eczema (o dermatite atopica) che si manifesta spesso
entro i primi sei mesi di vita, provocando un intenso prurito che
spinge il bambino a grattarsi in modo insistente, è dovuto sia a
fattori genetici che emozionali e può persistere in modo discontinuo
fino all’età adulta; l’alopecia (perdita di peli e/o
capelli) che si può presentare in due forme, totale (rara) o areata
(a chiazze), si riscontra in genere nel corso dei primi dieci anni di
età ed è dovuta a forti stress emotivi.
Dopo
i 6 anni e nell’adolescenza, frequente è anche il riscontro
del disturbo
di conversione,
caratterizzato dalla presenza di sintomi neurologici in assenza di
una malattia neurologica o internistica nota.
Dott.ssa Marilena Porcelli
Dott.ssa Marilena Porcelli
Psicologa-Psicoterapeuta
www.marilenaporcelli.it
www.facebook.com/Studio-di-Psicologia-Firenze-ME-CON-TE
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